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| L’esplosione del piacere consente la riduzione delle tensioni, implica la
possibilità di investire in modo articolato spazio e oggetti, favorisce una
dinamica di comunicazione ed è di conseguenza, la via principale per il
cambiamento evolutivo del bambino.
I giochi di piacere senso motorio comprendono:
- giochi sull’equilibrio-disequilibrio (saltare, rotolare, fare capriole,
scivolare, cadere, girare e dondolare…).
- giochi sull’investimento motorio attivo (lanciare, tirare,abbattere,
spingere e buttare…).
- giochi sull’investimento dello spazio con o senza oggetti ( gattonare,
camminare, correre, saltare, farsi trascinate nei teli, lanciare palline…).
- giochi sul piacere sensoriale (camminare a piedi nudi su superfici
morbide e dure, calde e fredde e di materiali diversi…).
I giochi di rassicurazione profonda hanno la funzione specifica di garantire e
rassicurare il bambino rispetto alla perdita originaria di sé e dell’oggetto
madre. Questi giochi basati sulla ripetitività e sulla paura di essere distrutti o
abbandonati, possiedono un aspetto tonico-emozionale che rassicura i bambini.
Sono inoltre riferibili alle azioni simboliche di avere-non avere, rassicurano
sulla permanenza dell’oggetto e aiutano a modificare la relazione simbiotica
con l’adulto definendo sempre di più se stessi.
I giochi di rassicurazione profonda comprendono:
- giochi di distruzione, di piacere senso motorio, di avvolgimento, del
nascondersi, dell’inseguire e dell’essere inseguito, di costruzioni di spazi
rassicuranti (casette…).
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Il gioco simbolico
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| Nell gioco simbolico gli oggetti vengono considerati non più soltanto per ciò che sono, bensì come simboli di altri oggetti non presenti: servono cioè di base per l'evocazione di situazioni passate, o di eventi immaginari. Così il bambino esercita la capacità appena acquisita di immaginare realtà non presenti, e con essa il linguaggio verbale, che accompagna il gioco simbolico e che talvolta si presenta anche come attività autonoma nei giochi consistenti in semplici “tabulazioni”, cioè nel “raccontarsi storie” o nel raccontarle a un compagno immaginario
Un importante progresso si verifica quando i giochi simbolici, dapprima individuali, assumono, verso i cinque anni, con l'acquisizione della capacità di tener conto delle esigenze degli altri, i carattere di “giochi sociali”, richiedendo la collaborazione di più bambini (o dell'adulto), con ruoli complementari.
Freud ha attribuito al gioco simbolico l'importante funzione di miglioramento dell'equilibrio emotivo; da un lato,infatti, il timore o l'ansia che un bambino prova nei confronti di determinate cose possono venire ridotti, e quindi gradualmente dominati, attraverso la ripetuta rappresentazione ludica della situazione che è alla loro origine; un altro lato, impulsi o desideri che non potrebbero trovare soddisfacimento sul piano concreto, perché l'ambiente fisico o sociale non lo consentono, possono esprimersi su oggetti-simbolo (per esempio, l'aggressività verso un membro della famiglia può trovare espressione nel trattamento riservato a un bambolotto).
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Il gioco con regole
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I giochi con regole rappresentano, la forma più evoluta di gioco e devono soddisfare due criteri:
- è necessario che vi siano almeno due partecipanti in competizione tra loro;
- il comportamento dei giocatori è regolato da un codice solitamente prestabilito.
Secondo Piaget, il gioco con regole è di natura competitiva e compare tardivamente alla fine dell'età prescolare, prendendo il posto delle modalità di gioco precedenti.
Anche il gioco di fantasia è soggetto a regole e a correzioni procedurali, che tuttavia non costituiscono il fulcro del gioco e possono essere modificate in qualsiasi momento con il consenso dei partecipanti. Invece, i giochi con regole sono convenzionali e prestabiliti, le regole rappresentano l'essenza del gioco, sono esplicite, devono essere comunicate, accettate e condivise da tutti i partecipanti prima che il gioco abbia inizio. I ruoli sono definiti a priori così come le possibili mosse di ciascuno; ogni eventuale modifica della regola deve essere stabilita prima di iniziare a giocare. La gamma dei possibili comportamenti è più ristretta e formalizzata: inoltre, mentre il gioco di fantasia è del tutto fine a se stesso, nei giochi con regole i giocatori competono tra loro per vincere e vi è pertanto un obiettivo da raggiungere. I giochi con regole possono essere insegnati e appresi, hanno dei nomi che li rendono riconoscibili, fanno parte delle tradizioni di particolari comunità e momenti storici, cambiano nel tempo e comportano un sistema di sanzioni per coloro che violano le regole del gioco.
Una funzione importante dei giochi con regole è quella di mettere alla prova le proprie capacità e di verificare fino a che punto si è in grado di arrivare rispetto a un determinato obiettivo.
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